CICLOCHARD
L’ idea nasce dal percorso iniziato nella parrocchia S. Maria del Rosario da un gruppo di ragazzi che si sono occupati di assistenza ai senzatetto della zona Duomo di Milano negli ultimi 6 anni. Il gruppo si occupa di preparare bevande calde e, con l’aiuto di alcune panetterie del quartiere, recuperare viveri che vengono distribuiti durante il giro. Con il passare degli anni i volontari e gli assistiti hanno cominciato a costruire rapporti di profonda fiducia e amicizia, fino ad imparare, conoscersi e capirsi.
La nostra attività ci ha portato ad instaurare relazioni durature con i senza fissa dimora, e a conoscerne il lato umano, la sensazione di marginalità ed esclusione e la totale sfiducia verso le istituzioni e le realtà e i percorsi di reintegrazione esistenti.
L’idea del progetto prende spunto da una frase detta da un senza tetto: “A Milano non si muore di fame, si muore di solitudine e noia”. Abbiamo così deciso di mettere in campo questo patrimonio di relazioni ed esperienza, e di coniugarlo con le nostre competenze ciclistiche e meccaniche per generare un’opportunità di reinserimento innovativa, che lavori sul lato umano
e psicologico oltre che materiale.
Intorno a questo sogno, e in rete con molte realtà del ciclico e del sociale milanese, nasce l’associazione Ciclochard, composta da più di 110 soci, principalmente tra i 16 e i 25 anni.
L’associazione si propone di creare una Ciclofficina cogestita da volontari ed utenti, in cui i senza fissa dimora (utenti), mediante la spinta di un lavoro concreto e manuale e affiancati da volontari e tecnici, possano iniziare un percorso di responsabilizzazione civica e autonomia personale.
L’idea che l’individuo, attualmente relegato o relegatosi ai margini della nostra società possa trovare una struttura accogliente, quasi familiare, nella quale, in un clima di fiducia e amicizia, possa acquisire competenze, riacquistare autostima e riaprirsi ai rapporti con l’esterno.